Nella sala superiore dell’ex-convento dei frati agostiniani sono esposte le opere che coprono il periodo dal 1950 al 1965 e alcune opere originali, ormai poche, del suo maestro Giuseppe Fallani (1859-1933), scultore eclettico: la Venere e i bozzetti del concorso per il Palazzo di Giustizia.
Con una serie di opere commissionate dal vescovo Cristoforo Arduino Terzi, Ferri valorizzò i luoghi francescani nella valle reatina, esposti qui i bozzetti del monumento a San Francesco che illustra la composizione del Cantico delle Creature. Il gruppo scultoreo è stato realizzato in travertino (1960), a La Foresta, Rieti.
Il Sarcofago degli sposi da Caere è una replica da calco originale, in occasione del restauro finanziato nel 1951 dall’ingegner Carlo Maurilio Lerici, che ne voleva una copia per la tomba di famiglia. La restituzione delle parti mancanti è stata effettuata da Lorenzo Ferri, che aveva avuto esperienze di restauro fin da quando era allievo di Fallani, ed era noto nell’ambiente archeologico.
Nel 1946 Ferri vinse il concorso per il rinnovamento del Presepe in Sant’Andrea della Valle con il progetto redatto insieme all’allievo architetto Alberto Carlo Carpiceci, completo di una scenografia e i bozzetti di otto statuette dipinte. Esposti qui alcuni bozzetti del Presepio: il particolare del Volto della Madonna, prima della rielaborazione e il bozzetto in gesso del Paggio indiano divenuto indonesiano, realizzato in bronzo per il museo di Giacarta. Per il ventennale dell’indipendenza dell’Indonesia (1964), a decorare l’interno del Mausoleo, venne chiamato Ferri che coordinerà e seguirà tutte le fasi del lavoro rielaborando i disegni dell’architetto Sudarsono.